Le sfide del 2021: qualità e scalabilità.

Nel settore dell’Information Technology in Italia sono spariti tutti i dubbi e le incertezze. Siamo ora di fronte all’opportunità della trasformazione digitale. Il 2021 secondo Vincenzo Bocchi. 
Vincenzo Bocchi – Tech Data

In Tech Data dal 2014, Vincenzo Bocchi è entrato a far parte dell’azienda come Business Unit Manager per poi espandere le proprie responsabilità fino a guidare dal 2020 la divisione Advanced Solutions. Laureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano e MBA presso la Henley Business School, da più di 20 anni ricopre ruoli manageriali e direzionali all’interno di aziende multinazionali legate al mondo dell’IT, quali IBM e Honeywell.

Quale sarà la sfida principale (pensando al settore in cui operiamo) per il 2021?

In un anno complesso e veloce nelle sue dinamiche come quello appena passato, la tecnologia è emersa prepotentemente come un bene primario col quale è inevitabile confrontarsi.

Tutte le aziende di tutti i settori, sia quelli più maturi tecnologicamente che i più primitivi, sono stati posti di fronte a quella che io chiamo trasformazione digitale forzata. E negli ultimi dodici mesi ci siamo trovati di fronte a mille dinamiche, vincoli, trasformazioni ed opportunità che stanno mettendo fortemente in discussione gli equilibri competitivi.

Per il settore dell’Information Technology in Italia sono spariti tutti i dubbi e le incertezze. Siamo di fronte all’opportunità della trasformazione digitale.

La sfida principale per il 2021 sarà quella di cogliere questa opportunità in maniera strutturale e vincente attraverso una profonda pianificazione strategica che tenga vivi e profittevoli i business tradizionali ed allo stesso tempo valorizzi le competenze distintive dell’azienda per creare un vantaggio competitivo di lungo periodo. Chi non coglie le differenze, improvvisa o si limita ai messaggi di marketing perde la sfida… magari coglie delle opportunità di breve periodo, ma è destinato a perdere in prospettiva.

Quali i mezzi per vincerla?

Competenze, specializzazione, e partnership. La gestione operativa non si può più limitare alla mera scelta economica tra make e buy perché spesso le competenze di delivery sulle Next Generation Technologies presenti nelle aziende – magari eccellenti sugli ambienti tradizionali – non soddisfano quanto richiede oggi il mercato o non sono in grado di adeguarsi in tempi brevi. La qualità e la scalabilità di un partner diventano i veri fattori critici. Ciascun player – a prescindere da dove sia ubicato nella catena del valore – è rilevante per le proprie competenze distintive e si rivolge al proprio ecosistema per le competenze, asset e livelli di servizio complementari ad esse. Non possiamo più parlare di semplici Operations e di efficienza, le competenze manageriali anche in quest’area diventano fondamentali.

Quali processi di business e quali funzioni organizzative sono più sotto pressione per la trasformazione in atto?

La pressione in questo momento è sulla componente di delivery che sta alla base dei processi di business e in tutti i vari aspetti descritti nelle librerie ITIL, ma anche l’impatto sui modello di business e le organizzazioni di vendita è estremamente rilevante.

Qual è (ovvio al di là dei dati economici) il segnale che decreterà la ripresa?

Per Aristotele “Una sola rondine non fa primavera”, ma sul mercato dell’Information Technology abbiamo il problema contrario. Intelligenza Artificiale, Big Data, Sicurezza, Cloud, Iot, Analisi predittiva, Automazione … è veramente difficile capire quale delle mille rondini che provano a trainare la ripresa sarà quella che ci porterà la primavera. La rondine giusta arriverà dalla reale diffusione di soluzioni basate sulle Next Generation Technologies. E se devo pensare a livello italiano, penso alla capacità collaborare con il proprio ecosistema, senza misurare i campanili come siamo tanto bravi a fare.

Cosa sarà the next big thing nel 2021?

Resto sugli aspetti operativi legati al mondo Enterprise in ambito Trasformazione Digitale: saranno le 3S costruite con il proprio ecosistema:

· soluzioni integrate basate su diverse tecnologie e rese fruibili in tempi brevi;
· servizi scalabili e costruiti su competenze di eccellenza;
· sistemi di supporto costruiti su asset solidi e livelli di servizio differenziati.

Grazie al cielo, le big things nel nostro settore ci sono eccome: dobbiamo essere capaci di coglierle ma soprattutto di servirle nel tempo.


Quali sono le sfide che si apprestano ad affrontare i manager del nostro settore nel 2021? 
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