In un panorama digitale in rapida evoluzione, in cui si prevede che gli investimenti globali in intelligenza artificiale raggiungeranno oltre […]
La rivoluzione è spinta dal crescente bisogno di tecnologia e dalla volontà delle imprese di non immobilizzare denaro in investimenti, ma spenderlo flessibilmente in funzione dell’evoluzione del proprio business. Il 2021 secondo Alessandro Cattani.
Alessandro Cattani, laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano, ancora studente universitario, inizia la propria carriera professionale ed in un paio d’anni diviene Amministratore Unico della società di servizi informatici di un gruppo industriale italiano produttore di impiantistica alimentare, nella quale ricopre il ruolo di responsabile del controllo di gestione a diretto riporto dell’alta direzione. Dal 2000 è l’Amministratore Delegato di Esprinet S.p.A., uno dei principali operatori europei della distribuzione di tecnologia.
Quale sarà la sfida principale nel vostro settore per il 2021?
Penso che il settore distributivo IT di cui Esprinet è il leader nel sud Europa si debba confrontare con la sfida di migrare da un modello di business tradizionale basato sulla vendita di oggetti informatici ad un nuovo modello “as a service” in cui i clienti in alcuni casi continueranno ad acquistare prodotti ed in altri vorranno usufruire del diritto di utilizzo di tecnologie informatiche di proprietà di “service provider”.
Il mondo dei servizi Cloud è un esempio di questa migrazione dal modello di gestione di un datacenter di proprietà a quello di sfruttamento in modo flessibile di risorse di un datacenter gestito da un soggetto specializzato quale Microsoft, Amazon, Google ecc.
La gestione di questo modello “as a service” si estenderà però sempre di più anche alla gestione dei posti di lavoro con PC, stampanti, monitor, telefoni concessi in uso.
Per noi distributori questo comporterà il ridisegno delle piattaforme di ecommerce per permettere ai nostri clienti di comprare non solo oggetti ma anche diritti di utilizzo ed inoltre la modifica dei sistemi di incentivazione delle persone, il ridisegno delle logiche di finanziamento e di marketing.
Una vera rivoluzione spinta dal crescente bisogno di tecnologia e dalla volontà delle imprese di non immobilizzare denaro in investimenti ma piuttosto di spenderlo flessibilmente in funzione dell’evoluzione del proprio business.
Quali i mezzi per vincerla?
In primis le persone, poi le persone e infine le persone.
Il capitale umano è la chiave per il ridisegno di qualsiasi modello di business o in generale per il disegno e l’implementazione di una nuova strategia, ma mai come in questo momento storico di grande cambiamento la qualità, motivazione e formazione delle persone farà la differenza.
Stiamo investendo molto nell’attrarre, motivare e trattenere le migliori risorse umane perché solo con loro potremo cambiare il nostro modo di fare business abilitando l’accesso alle migliori tecnologie elettroniche per milioni di imprese ed individui nei nostri mercati di riferimento
Quali processi di business e quali funzioni organizzative sono più sotto pressione per la trasformazione in atto?
I sistemi informativi sono chiamati ad uno sforzo epocale per ridisegnare rapidamente le piattaforme di comunicazione e quelle di gestione degli ordini sia da clienti che verso i fornitori.
Le risorse umane sono impegnate in un grande progetto di formazione delle persone ma anche di mappatura dei talenti per permettere la crescita di chi è più meritevole.
Infine, il marketing che deve ridisegnare i processi di comunicazione ed anche quelli di incentivazione della forza vendita per adattarsi ai cambiamenti della domanda in generale e nello specifico quelli connessi alla migrazione di parte del mercato verso il modello “as a service”.
Qual è (ovvio al di là dei dati economici) il segnale che decreterà la ripresa?
Il giorno in cui saliremo su un aereo per andare in vacanza senza la mascherina.
Cosa sarà the next big thing nel 2021?
Penso (o spero) il nuovo ruolo della spesa governativa nella diffusione e adozione di tecnologie digitali.
Se i governi investiranno in modo massiccio e avveduto, come speriamo facciano e come sicuramente l’Europa chiede che succeda, avremo una ricaduta anche nel modello comportamentale di persone e imprese che accelereranno a loro volta nell’adozione di comportamenti digitalizzati con grandi benefici in primis sulla produttività del sistema paese e perché no anche per gli operatori di settore come Esprinet.
Quali sono le sfide che si apprestano ad affrontare i manager del nostro settore nel 2021?
Leggi tutte le interviste.
Per non perderti i nuovi aggiornamenti iscriviti alla nostra newsletter.