In un panorama digitale in rapida evoluzione, in cui si prevede che gli investimenti globali in intelligenza artificiale raggiungeranno oltre […]
Non si può delegare tutto all'adozione spontanea della tecnologia, perché da sola la tecnologia in sé non può nulla: deve essere l’intervento politico a guidare. Il contributo di Andrea Sianesi alla raccolta delle sfide che affronteremo quest'anno.
Andrea Sianesi, Professore ordinario di Supply Chain Management al Politecnico di Milano è Presidente di Fondazione Politecnico di Milano e, da aprile 2020, Presidente esecutivo di Polihub, l’incubatore e acceleratore del Politecnico di Milano.
Quale sarà la sfida principale per il 2021?
Sarà necessario quest’anno, dopo un periodo di valutazioni e test, recuperare la definizione di coesione sociale in sicurezza. Si tratta di due sfide in una. Il mio punto di vista è quello di chi opera nell’education, ma se al di là del mio lavoro in università penso alla parte di innovation – come Presidente di Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano – mi rendo conto che la sfida di ritrovare la socialità non è solo legata a scuole e università: nel mondo delle start up la socialità è fondamentale e abbiamo visto che non può essere sostituita del tutto dai mezzi digitali. Servono momenti di interazione informale che è difficile ritrovare nei mezzi e modi a disposizione.
Il new normal non può essere la virtual incubation. L’innovazioone si nutre di interazioni. Ovviamente tutto questo va letto alla luce dell’oggettiva situazione problematica dovuta alla necessità di distanziamento. Il prossimo passo sarà valorizzare forme ibride di relazione grazie alla tecnologia.
Quali i mezzi per vincerla?
Non si può delegare tutto all’adozione spontanea della tecnologia, perché da sola la tecnologia in sé non può nulla: deve essere l’intervento politico a guidare.
Quali processi di business e quali funzioni organizzative sono più sotto pressione per la trasformazione in atto?
Secondo me oggi non c’è una scala di priorità nelle aziende. Si è da questo punto di vista tutti sotto pressione: dai vertici aziendali via giù per i rami dell’organigramma fino a chi presidia le funzioni tecnologiche che ha dovuto garantire livelli di servizio tali prima inimmaginabili. rendere l’università digitale ha richiesto uno sforzo immane e lo stesso è accaduto nelle aziende di ogni tipo. Sicuramente sul podio c’è chi ha a che fare con l’assicurare la continuità del servizio.
Qual è (ovvio al di là dei dati economici) il segnale che decreterà la ripresa?
Secondo me sarà tornare a volare, grazie a tamponi e vaccini, ma sia per turismo e non solo per lavoro. Anche in università: uno studente su tre del Politecnico di Milano viene da fuori Lombardia.
Cosa sarà the next big thing nel 2021?
Sarebbe bello un vaccino miracoloso per la testa della gente: un cambio di mentalità. È un auspicio.
Quali sono le sfide che si apprestano ad affrontare i manager del nostro settore nel 2021?
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